Educazione affettiva e sessuale di bambini e adolescenti by Marta Panzeri;Lilybeth Fontanesi;

Educazione affettiva e sessuale di bambini e adolescenti by Marta Panzeri;Lilybeth Fontanesi;

autore:Marta, Panzeri;Lilybeth, Fontanesi; [Panzeri, Marta Fontanesi, Lilybeth ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psicologia, Psicologia in pratica
ISBN: 9788815369970
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2021-08-15T00:00:00+00:00


1.2.1. La disforia di genere nei bambini

L’argomento suscita grande interesse soprattutto da parte di genitori e insegnanti, che si trovano impreparati nell’affrontare queste manifestazioni nei propri figli e nei propri alunni, come si vedrà nel capitolo 6. Lo stato di allarme e preoccupazione destato da alcuni comportamenti spesso porta gli adulti a un’immediata patologizzazione dei bambini, dovuta il più delle volte a una conoscenza superficiale e inesatta della questione; per tali ragioni lo stesso DSM-5 [ibidem] propone dei criteri diagnostici per la disforia di genere molto circoscritti, che devono manifestarsi per almeno 6 mesi. Già dalle scuole elementari è possibile rilevare se vi sono segnali e comportamenti che possono ricondurre a una condizione di disforia di genere. Per poter parlare di disforia di genere il DSM-5 richiede che vi sia un forte desiderio o insistenza di appartenere al genere opposto; inoltre ci devono essere altri segni, come la resistenza a indossare esclusivamente vestiti tipici del genere di appartenenza e una marcata preferenza per il travestimento con abbigliamento dell’altro genere; stesso discorso per i giochi di fantasia: un esempio tipico è il bambino che gioca con le bambole fingendo di allattarle o nascondendole sotto la maglia mimando una gravidanza; e anche una forte preferenza per giochi e attività (e compagni di gioco) stereotipicamente riferibili al genere opposto: infatti, come spesso succede nel periodo dello sviluppo delle abilità di socializzazione, i bambini tendono a ricercare coetanei con cui sentono di avere maggiore affinità e di condividere le medesime caratteristiche e questo accade anche per i bambini con disforia, che preferiscono avvicinarsi a compagni dell’altro genere, a cui si sentono più vicini. Ai due comportamenti precedenti, si associa il persistente rifiuto per giochi e attività tipici del proprio genere. Due sono, infine, i criteri più significativi che riguardano una forte avversione per la propria anatomia sessuale e un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie corrispondenti al genere opposto: le bambine con disforia possono esprimere il desiderio di avere il pene, decidere di urinare in piedi e, entrando in pubertà, le prime mestruazioni possono rappresentare un momento particolarmente doloroso e negativo; i maschi invece possono esprimere il desiderio che il loro pene cada o sparisca, mimare di avere il seno o di avere il pancione come la mamma. Tuttavia, l’aspetto che maggiormente va tenuto in considerazione quando si parla di una possibile disforia di genere è il forte stato di distress e disagio che i bambini provano rispetto al loro genere di appartenenza. Non si parla quindi di imitazione, sperimentazione o gioco, che sono manifestazioni comuni sia nell’infanzia che nell’adolescenza, bensì di una condizione che può causare profondo disagio a casa, a scuola e nei rapporti con i compagni e le compagne. Per queste ragioni è opportuno che genitori e insegnanti imparino a cogliere tempestivamente questi segnali e reagiscano in maniera adeguata senza stigmatizzare e colpevolizzare i loro figli e alunni.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.